Formazione

le attivita' proposte dal centro humanitas

When you understand a technique, you know a technique. When you understand a concept, you know a thousand techniques.

“Invece che solidificare le proprie conoscenze teoriche e tecniche, il clinico dovrebbe esercitarsi a continue dislocazioni prospettiche. E può farlo solo se è consapevole, autoriflessivamente, del proprio sistema di costruzioni personali e professionali, solo se può vedere la sua posizione di osservatore mentre accosta la multiformità delle teorie e delle esperienze. Non si tratta, quindi, solo di avere quella generica capacità di ascolto richiesta oramai da tutti i modelli clinici, ma di sviluppare una specifica abilità professionale che consiste, più che nell’uso di ciò che si sa, nell’uso di ciò che si è.

In questo senso, si può dire che la formazione è una “messa in forma” professionale di un atteggiamento conoscitivo e relazionale che richiede una continua trasformazione personale. Non si può aiutare l’altro a riconoscere il proprio “stile” se non si possiede, in prima persona, uno stile di cui si è consapevoli. Non si può aiutare l’altro a pensare le possibilità se non si è, in prima persona, pensatori del possibile”.

(Prof.ssa Maria Armezzani, Università di Padova)

La Formazione in Ambito Clinico, Sociale e Interculturale: Competenze, Teoria e Pratiche

La formazione in ambito clinico, sociale e interculturale rappresenta un elemento fondamentale per gli operatori della salute mentale, dell’assistenza sociale e della mediazione culturale. In un mondo sempre più complesso e globalizzato, è essenziale disporre di competenze trasversali e integrate, capaci di coniugare teoria, tecnica e consapevolezza personale.

Le competenze professionali in questi ambiti possono essere articolate secondo tre dimensioni fondamentali: sapere, saper fare e saper essere. Queste tre dimensioni costituiscono il nucleo della formazione efficace per chi opera in contesti clinici e interculturali.

1. Sapere: La Base Teorica per l’Intervento Clinico e Interculturale

La dimensione del sapere fa riferimento alla teoria clinica di riferimento, che orienta l’osservazione, l’interpretazione e l’intervento del professionista nella relazione con il paziente o l’utente.

Una solida cornice teorica consente di:

– Costruire una griglia interpretativa coerente e condivisibile dei fenomeni clinici;

– Offrire un linguaggio professionale comune tra operatori;

– Guidare la decodifica della relazione terapeutica in chiave trasformativa;

– Adattare gli strumenti clinici ai contesti sociali e culturali specifici.

Nel lavoro interculturale, la teoria deve essere sufficientemente flessibile e sensibile alla diversità, permettendo la comprensione dei significati emergenti in contesti di pluralismo culturale e simbolico.

2. Saper Fare: Strumenti e Tecniche per l’Intervento Psicologico e Sociale

Il saper fare include le abilità operative, tecnico-professionali e metodologiche che il clinico applica nel proprio lavoro quotidiano. Tra queste si annoverano:

– La capacità di costruire il “sistema paziente” come unità di analisi e intervento;

– La pianificazione di una strategia terapeutica basata su obiettivi condivisi;

– L’uso della relazione terapeutica come strumento di cambiamento;

– L’integrazione di competenze specifiche in base al modello teorico di riferimento;

– La gestione della complessità interculturale nelle situazioni di fragilità psicosociale.

In ambito sociale e interculturale, è cruciale disporre di competenze di mediazione, ascolto attivo e negoziazione culturale, essenziali per affrontare conflitti di significato, malintesi simbolici e barriere comunicative.

3. Saper Essere: L’Etica e la Consapevolezza del Sé Professionale

Il saper essere riguarda la dimensione etica, relazionale e riflessiva della professionalità clinica. Include la capacità di:

– Avere consapevolezza del proprio sistema di credenze e delle proprie “teorie del mondo”;

– Riconoscere e gestire i propri processi emotivi e cognitivi nella relazione d’aiuto;

– Decentrarsi dal proprio punto di vista per accedere al sistema di significati dell’altro;

– Utilizzare sé stessi come strumento di comprensione e trasformazione relazionale.

In particolare, nei contesti interculturali, la consapevolezza del proprio posizionamento culturale e dei propri automatismi interpretativi diventa una competenza cruciale per evitare etnocentrismi e promuovere un incontro autentico con l’alterità.

Verso una Formazione Integrata e Interdisciplinare

Una formazione efficace in ambito clinico, sociale e interculturale deve integrare conoscenze teoriche, competenze tecniche e consapevolezza personale, per formare professionisti capaci di agire con sensibilità, rigore e responsabilità.

L’approccio formativo dovrebbe inoltre essere:

– Interdisciplinare, per favorire l’incontro tra psicologia, antropologia, sociologia e pedagogia;

– Esperienziale, per sviluppare consapevolezze incarnate e non solo teoriche;

– Interculturale, per rispondere in modo etico e competente alla pluralità del mondo contemporaneo.

Corsi e Seminari

I Corsi e Seminari organizzati da HUMANITAS – Centro Studi e Ricerche in Psicologia della Cultura costituiscono percorsi formativi intensivi e approfonditi, dedicati allo studio critico dei saperi psicologici e delle pratiche culturali, con un’attenzione particolare alle sfide poste dalla complessità dei contesti contemporanei.

Rivolte a professionisti della salute mentale, ricercatori, educatori, operatori sociali e studenti universitari, le nostre proposte intendono fornire strumenti teorici e metodologici per comprendere e affrontare i processi soggettivi e relazionali che si sviluppano in ambienti pluriculturali, transnazionali e postcoloniali.

I seminari, concepiti come spazi di riflessione e confronto interdisciplinare, offrono l’opportunità di approfondire tematiche specifiche — dalla decolonizzazione dei saperi psicologici alla critica delle istituzioni della cura, dal rapporto tra narrazione e trauma alle forme simboliche della sofferenza — in dialogo con autori, esperienze cliniche e cornici teoriche eterogenee.

Assi tematici

Le nostre attività formative si articolano secondo i seguenti assi:

  • Critica epistemologica e decostruzione delle categorie psicologiche
    Analizziamo i fondamenti impliciti della psicologia moderna e contemporanea, mettendo in discussione concetti presunti universali alla luce delle pluralità storiche e culturali.

  • Psicologia della migrazione e pratiche transculturali
    Offriamo strumenti per comprendere i vissuti migratori e le dinamiche transnazionali, con particolare attenzione alle intersezioni tra identità, appartenenza e trauma.

  • Narrazione, memoria e costruzione del sé
    Indaghiamo il ruolo della narrazione nella costruzione dell’identità e nella trasformazione dell’esperienza, con riferimento alla psicologia costruttivista, alla clinica narrativa e all’antropologia del sé.

  • Decolonizzazione del sapere e della cura
    Esploriamo forme di sapere e pratiche terapeutiche sviluppate in contesti non occidentali, interrogando criticamente l’universalismo implicito nei modelli diagnostici e clinici dominanti.

Metodo

I nostri corsi si fondano su un approccio dialogico e partecipativo, che valorizza la riflessività critica e il nesso tra saperi teorici e pratiche professionali. Ogni proposta formativa è accompagnata da bibliografie ragionate, materiali didattici e occasioni di supervisione o confronto clinico.

Workshop e laboratori

I Workshop e Laboratori promossi da HUMANITAS – Centro Studi e Ricerche in Psicologia della Cultura sono spazi formativi e sperimentali pensati per approfondire tematiche e pratiche situate al crocevia tra psicologia e cultura. Si rivolgono a studiosi, operatori socio-sanitari, educatori, psicologi, antropologi e a tutte le figure professionali e intellettuali impegnate nei contesti interculturali e transculturali.

Le nostre attività sono progettate attorno a sei aree principali:

  • Psicologia della cultura: esploriamo come le pratiche culturali plasmino la costruzione del sé, la soggettività e le forme dell’esperienza.
  • Etnopsicologia ed etnopsichiatria: offriamo strumenti teorici e clinici per comprendere il disagio psichico in prospettiva interculturale, decentrando l’etnocentrismo implicito in molte categorie diagnostiche.
  • Psicologia culturale e psicologia transculturale: ci interroghiamo sul rapporto dinamico tra mente e cultura, attraversando linguaggi simbolici, narrazioni, forme familiari e dispositivi terapeutici non occidentali.
  • Psicologia interculturale: forniamo competenze operative per la gestione di situazioni educative, cliniche e sociali caratterizzate dalla pluralità linguistica, religiosa ed etnica.
  • Antropologia psicologica: promuoviamo uno sguardo critico e comparativo sulle rappresentazioni culturali del corpo, dell’identità, della sofferenza e della cura
Ogni workshop è costruito secondo un approccio teorico-pratico: a momenti di inquadramento concettuale si affiancano esercitazioni, analisi di casi, narrazioni cliniche e pratiche di gruppo, con l’obiettivo di offrire strumenti applicabili nei contesti di lavoro e ricerca. Particolare attenzione è data ai processi di ascolto, decostruzione delle categorie standardizzate e messa in dialogo delle differenze.

I nostri percorsi formativi si ispirano a un pensiero critico e interdisciplinare, capace di interrogare i dispositivi del sapere psicologico e le forme istituzionali della cura a partire da una prospettiva dialogica, etica e culturalmente fondata.

Religioni e Sessualità dalla prospettiva antropologica

Religioni e Sessualità dalla prospettiva antropologica

Il corso è suddiviso in due moduli intrecciati: Antropologia delle Religioni e Antropologia della Sessualità. Verranno introdotti i temi della religione e della sessualità dalla prospettiva antropologica, per mettere in evidenza gli incroci tra il “discorso sulle religioni” e il “discorso sulla sessualità”. I due discorsi, solitamente tenuti in ambiti ben distinti, presentano – al loro incrocio – elementi sorprendenti che possono aiutarci a riposizionare il nostro approccio a questi due temi.

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Religioni e Sessualità dalla prospettiva antropologica

Religioni e Sessualità dalla prospettiva antropologica

Il corso è suddiviso in due moduli intrecciati: Antropologia delle Religioni e Antropologia della Sessualità. Verranno introdotti i temi della religione e della sessualità dalla prospettiva antropologica, per mettere in evidenza gli incroci tra il “discorso sulle religioni” e il “discorso sulla sessualità”. I due discorsi, solitamente tenuti in ambiti ben distinti, presentano – al loro incrocio – elementi sorprendenti che possono aiutarci a riposizionare il nostro approccio a questi due temi.

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Master e specializzazioni

I percorsi di Master e Specializzazione promossi da HUMANITAS – Centro Studi e Ricerche in Psicologia della Cultura si configurano come itinerari formativi avanzati rivolti a professionisti, ricercatori, operatori e studenti laureati interessati ad acquisire competenze teoriche e pratiche nell’ambito della psicologia culturale e dell’antropologia applicata alla salute mentale.

Le nostre proposte formative si caratterizzano per un approccio critico, comparativo e transdisciplinare, che mette in dialogo saperi psicologici, antropologici, filosofici e clinici, con particolare attenzione alle dimensioni etiche e culturali dell’incontro con l’altro.

Le principali aree tematiche attorno a cui si articolano i nostri master e percorsi di specializzazione includono:

  • Psicologia della cultura e costruzione del sé nei contesti socio-culturali complessi.
  • Etnopsicologia ed etnopsichiatria, con focus sui modelli di cura e di disagio in prospettiva interculturale.
  • Psicologia transculturale e antropologia clinica.
  • Dispositivi terapeutici tradizionali e pratiche simboliche di guarigione.
  • Saperi decoloniali e decostruzione epistemologica delle scienze umane.
  • Intervento psicologico e sociale in contesti migratori, educativi, scolastici, penitenziari.

I nostri percorsi si distinguono per l’integrazione tra momenti teorico-concettuali, supervisioni cliniche, laboratori esperienziali, ricerca sul campo e pratiche riflessive. Ogni programma è condotto da un’équipe multidisciplinare composta da psicologi, antropologi, psichiatri, filosofi e operatori esperti, con una forte attenzione al contesto culturale e alle implicazioni politiche del sapere psicologico.

La formazione proposta da HUMANITAS intende promuovere uno sguardo critico, eticamente impegnato e culturalmente consapevole, capace di interrogare il ruolo della psicologia nei processi di costruzione della soggettività, della diagnosi e della cura, in una società sempre più plurale e interconnessa.

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