Approfondimenti tematici
PSICOLOGIA DELLA CULTURA
Oltre il mito della complessità moderna: tecnica, burocrazia e snaturamento dell’umano
L’idea che la società contemporanea sia più complessa di quelle precedenti è un mito moderno che confonde la complessità tecnica con la ricchezza culturale. Questo saggio critica l’equazione tra progresso e profondità simbolica, mostrando come il dominio della burocrazia, l’individualismo modulare e la perdita dei legami forti abbiano prodotto uno snaturamento dell’umano. Attraverso riferimenti a Weber, Camus, Illich, Kelly e Geertz, si propone una rilettura della soggettività moderna in chiave antropologica e psicoculturale, auspicando una ricostruzione del senso e delle strutture simboliche condivise.
Natura e cultura: una dialettica fondativa dell’umano
Il presente contributo analizza la dialettica tra natura e cultura nella costituzione dell’identità umana, ponendo in evidenza le differenze tra comportamento animale, regolato da istinti innati, e comportamento umano, mediato da modelli simbolici e sociali. Attraverso riferimenti interdisciplinari a Gehlen, Freud, Lévi-Strauss, Kelly e altri, viene messo in luce come l’uomo trasformi i bisogni biologici in problemi culturali, dando origine a risposte storicamente e socialmente differenziate. La cultura, intesa sia come dispositivo adattivo che come vincolo simbolico, si configura come l’elemento costitutivo della condizione umana.
Il concetto di cultura: riflessioni teoriche e sviluppi storici
Il concetto di cultura è uno dei più centrali ma anche più controversi nelle scienze umane e sociali. Questo articolo ne ricostruisce l’evoluzione storica e teorica, a partire dalla definizione classica di Edward B. Tylor fino agli sviluppi contemporanei di matrice simbolica, performativa e costruttivista. Viene proposta una distinzione analitica tra cultura e società, con attenzione alle varianti interpretative e alle implicazioni epistemologiche. Una tabella comparativa consente di visualizzare i diversi approcci teorici nel tempo. Il testo si conclude con una bibliografia essenziale per ulteriori approfondimenti.
Oltre il mito della complessità moderna: tecnica, burocrazia e snaturamento dell’umano
L’idea che la società contemporanea sia più complessa di quelle precedenti è un mito moderno che confonde la complessità tecnica con la ricchezza culturale. Questo saggio critica l’equazione tra progresso e profondità simbolica, mostrando come il dominio della burocrazia, l’individualismo modulare e la perdita dei legami forti abbiano prodotto uno snaturamento dell’umano. Attraverso riferimenti a Weber, Camus, Illich, Kelly e Geertz, si propone una rilettura della soggettività moderna in chiave antropologica e psicoculturale, auspicando una ricostruzione del senso e delle strutture simboliche condivise.
Natura e cultura: una dialettica fondativa dell’umano
Il presente contributo analizza la dialettica tra natura e cultura nella costituzione dell’identità umana, ponendo in evidenza le differenze tra comportamento animale, regolato da istinti innati, e comportamento umano, mediato da modelli simbolici e sociali. Attraverso riferimenti interdisciplinari a Gehlen, Freud, Lévi-Strauss, Kelly e altri, viene messo in luce come l’uomo trasformi i bisogni biologici in problemi culturali, dando origine a risposte storicamente e socialmente differenziate. La cultura, intesa sia come dispositivo adattivo che come vincolo simbolico, si configura come l’elemento costitutivo della condizione umana.
ETNOPSICOLOGIA
Etnopsicologia e Psicoterapia Interazionista
L’interazionismo, con il suo focus sui significati culturali e sulla psicologia popolare, offre una chiave di lettura fondamentale per comprendere la psicologia clinica e la psicoterapia come pratiche profondamente legate al contesto culturale. La cultura non è un semplice dato di sfondo, ma un sistema di significati che modella il comportamento umano e la percezione della realtà.
L’intraducibile tra le culture
L’articolo indaga l’intraducibilità istituzionale, simbolica e linguistica tra culture differenti, evidenziando come ogni sistema culturale sia radicato in una visione del mondo unica e non riducibile ad altre. Attraverso riferimenti a Lévi-Strauss, Gellner, Eliade, Mbiti, Sapir, Whorf e altri, si mostra come il tentativo di esportare modelli occidentali in contesti differenti generi fraintendimenti, conflitti e disgregazione sociale. La presunzione di universalità si rivela una forma di colonialismo epistemologico che ignora le differenze irriducibili fra i popoli.
Simboli e pratiche sociali
Il significato non è intrinseco alla realtà, ma nasce dall’interazione tra individuo e società attraverso simboli e pratiche condivise. Questo processo culturale e dinamico ci consente di interpretare, trasmettere e trasformare la nostra visione del mondo.
Etnopsicologia e Psicoterapia Interazionista
L’interazionismo, con il suo focus sui significati culturali e sulla psicologia popolare, offre una chiave di lettura fondamentale per comprendere la psicologia clinica e la psicoterapia come pratiche profondamente legate al contesto culturale. La cultura non è un semplice dato di sfondo, ma un sistema di significati che modella il comportamento umano e la percezione della realtà.
L’intraducibile tra le culture
L’articolo indaga l’intraducibilità istituzionale, simbolica e linguistica tra culture differenti, evidenziando come ogni sistema culturale sia radicato in una visione del mondo unica e non riducibile ad altre. Attraverso riferimenti a Lévi-Strauss, Gellner, Eliade, Mbiti, Sapir, Whorf e altri, si mostra come il tentativo di esportare modelli occidentali in contesti differenti generi fraintendimenti, conflitti e disgregazione sociale. La presunzione di universalità si rivela una forma di colonialismo epistemologico che ignora le differenze irriducibili fra i popoli.
ETNOPSICHIATRIA
Sindrome di Koro o Sindrome di Retrazione Genitale (GRS: Genital Retraction Syndrome)
La Sindrome di Koro, o Genital Retraction Syndrome, è un disturbo psichiatrico caratterizzato dal timore irrazionale che i genitali si stiano ritraendo nel corpo, fino a scomparire. Diffusa prevalentemente in Asia, soprattutto in Cina, Malesia, Thailandia e India, questa sindrome è considerata una “cultural-bound syndrome”, ovvero una forma patologica legata a specifici contesti culturali e simbolici. Le epidemie documentate tra il 1948 e il 1985, l’associazione con miti come quello dello spirito volpe Huli Jing, e il ricorso a rimedi tradizionali mostrano quanto il vissuto corporeo e sessuale sia profondamente influenzato da credenze collettive. L’articolo approfondisce l’interpretazione antropologica e psicopatologica del disturbo, sottolineando l’importanza della dimensione simbolica del corpo e della psicoterapia come via di cura.
La Psichiatria nella Medicina Islamica: Un Patrimonio Dimenticato
La psichiatria islamica medievale sviluppò un approccio avanzato alla salute mentale, integrando medicina, spiritualità e psicoterapia. Ospedali psichiatrici, trattamenti innovativi e analisi del sogno anticiparono concetti moderni, distinguendo la follia dalla possessione.
La sfida dell’etnopsicologia e dell’etnopsichiatria
L’etnopsicologia e l’etnopsichiatria esplorano i processi psicologici e i disturbi mentali attraverso il prisma culturale, promuovendo un approccio sensibile e interdisciplinare per comprendere la diversità nelle esperienze psicologiche.
Sindrome di Koro o Sindrome di Retrazione Genitale (GRS: Genital Retraction Syndrome)
La Sindrome di Koro, o Genital Retraction Syndrome, è un disturbo psichiatrico caratterizzato dal timore irrazionale che i genitali si stiano ritraendo nel corpo, fino a scomparire. Diffusa prevalentemente in Asia, soprattutto in Cina, Malesia, Thailandia e India, questa sindrome è considerata una “cultural-bound syndrome”, ovvero una forma patologica legata a specifici contesti culturali e simbolici. Le epidemie documentate tra il 1948 e il 1985, l’associazione con miti come quello dello spirito volpe Huli Jing, e il ricorso a rimedi tradizionali mostrano quanto il vissuto corporeo e sessuale sia profondamente influenzato da credenze collettive. L’articolo approfondisce l’interpretazione antropologica e psicopatologica del disturbo, sottolineando l’importanza della dimensione simbolica del corpo e della psicoterapia come via di cura.
La Psichiatria nella Medicina Islamica: Un Patrimonio Dimenticato
La psichiatria islamica medievale sviluppò un approccio avanzato alla salute mentale, integrando medicina, spiritualità e psicoterapia. Ospedali psichiatrici, trattamenti innovativi e analisi del sogno anticiparono concetti moderni, distinguendo la follia dalla possessione.
PSICOLOGIA CULTURALE
Sistemi numerici, cognizione e cultura
Il saggio esplora la varietà dei sistemi numerici umani come espressione delle culture e delle strutture cognitive. Attraverso esempi etnografici (Pirahã, Munduruku, Oksapmin, Maya), si evidenziano le differenze tra sistemi esatti, limitati e corporei, mostrando come la cognizione numerica non sia innata nei suoi aspetti simbolici ma costruita culturalmente. Le neuroscienze confermano l’esistenza di un’intuizione quantitativa universale (number sense), mentre la capacità di calcolo esatto dipende da alfabetizzazione e trasmissione simbolica. L’analisi costruttivista sottolinea come i numeri non siano solo strumenti pratici, ma dispositivi epistemici che organizzano il mondo, il tempo e le relazioni sociali. Il numero, infine, è anche forma di potere e soggettivazione: dove si conta, si misura, si compara – e si governa.
Nostalgia del Rito
L’articolo esplora il senso di smarrimento provato durante un funerale laico, in assenza di riti religiosi o ideologici. Attraverso riferimenti a Lyotard, Van Gennep, Bauman e altri autori, si analizza il bisogno antropologico di narrazione e ritualità, soprattutto nei momenti-limite dell’esistenza. Il testo invita a riconoscere la funzione trasformativa dei riti e a immaginare nuove liturgie simboliche in grado di dare senso e forma all’esperienza umana anche fuori dai dogmi.
Psicologia culturale e psicologia popolare
L’articolo esplora la relazione tra psicologia culturale e psicologia popolare, evidenziando come i significati che strutturano la mente e il comportamento siano costruiti su più livelli. La psicologia culturale elabora sistemi simbolici condivisi, mentre la psicologia popolare fornisce un’infrastruttura implicita di credenze e stereotipi. Attraverso un esempio sul lavoro educativo femminile, si mostra come automatismi di senso derivino da schemi pre-riflessivi radicati nella tradizione. L’analisi si fonda su autori come Bruner, Shweder, Cole e Geertz, offrendo un quadro teorico utile per comprendere la complessità della mente situata nella cultura.
Sistemi numerici, cognizione e cultura
Il saggio esplora la varietà dei sistemi numerici umani come espressione delle culture e delle strutture cognitive. Attraverso esempi etnografici (Pirahã, Munduruku, Oksapmin, Maya), si evidenziano le differenze tra sistemi esatti, limitati e corporei, mostrando come la cognizione numerica non sia innata nei suoi aspetti simbolici ma costruita culturalmente. Le neuroscienze confermano l’esistenza di un’intuizione quantitativa universale (number sense), mentre la capacità di calcolo esatto dipende da alfabetizzazione e trasmissione simbolica. L’analisi costruttivista sottolinea come i numeri non siano solo strumenti pratici, ma dispositivi epistemici che organizzano il mondo, il tempo e le relazioni sociali. Il numero, infine, è anche forma di potere e soggettivazione: dove si conta, si misura, si compara – e si governa.
Nostalgia del Rito
L’articolo esplora il senso di smarrimento provato durante un funerale laico, in assenza di riti religiosi o ideologici. Attraverso riferimenti a Lyotard, Van Gennep, Bauman e altri autori, si analizza il bisogno antropologico di narrazione e ritualità, soprattutto nei momenti-limite dell’esistenza. Il testo invita a riconoscere la funzione trasformativa dei riti e a immaginare nuove liturgie simboliche in grado di dare senso e forma all’esperienza umana anche fuori dai dogmi.
PSICOLOGIA TRANSCULTURALE
Psicoterapia con Musulmani
L’articolo esplora le pratiche e le sfide della psicoterapia con musulmani, evidenziando l’importanza della sensibilità culturale, dell’integrazione della spiritualità islamica, della lotta allo stigma e della collaborazione con autorità religiose. Un approccio etnopsicologico e culturalmente competente può favorire l’efficacia del trattamento e promuovere il benessere mentale in contesti religiosamente orientati.
Verso una psicoterapia delle categorie culturali
L’articolo esplora il pensiero di Georges Devereux e la sua proposta di una psicoterapia fondata sulla comprensione della cultura in quanto struttura di senso, piuttosto che sulla semplice adattabilità ai contenuti culturali specifici. Attraverso il confronto con l’etnopsichiatria francese, la psicologia transculturale e l’antropologia medica, si evidenzia la necessità di una clinica decentrata, capace di riconoscere e valorizzare i sistemi simbolici e le categorie attraverso cui i soggetti costruiscono la propria esperienza del mondo e della sofferenza. Il testo propone un cambiamento epistemologico e etico nel modo di fare psicoterapia, sostenuto da una ricca bibliografia scientifica interdisciplinare.
Verso una psicoterapia transculturale
“Sogno una psicoterapia compatibile con il mondo come sta andando: un mondo aperto, poliglotta, politeista, cosmopolita, ricco di cose e di esseri...
Psicoterapia con Musulmani
L’articolo esplora le pratiche e le sfide della psicoterapia con musulmani, evidenziando l’importanza della sensibilità culturale, dell’integrazione della spiritualità islamica, della lotta allo stigma e della collaborazione con autorità religiose. Un approccio etnopsicologico e culturalmente competente può favorire l’efficacia del trattamento e promuovere il benessere mentale in contesti religiosamente orientati.
Verso una psicoterapia delle categorie culturali
L’articolo esplora il pensiero di Georges Devereux e la sua proposta di una psicoterapia fondata sulla comprensione della cultura in quanto struttura di senso, piuttosto che sulla semplice adattabilità ai contenuti culturali specifici. Attraverso il confronto con l’etnopsichiatria francese, la psicologia transculturale e l’antropologia medica, si evidenzia la necessità di una clinica decentrata, capace di riconoscere e valorizzare i sistemi simbolici e le categorie attraverso cui i soggetti costruiscono la propria esperienza del mondo e della sofferenza. Il testo propone un cambiamento epistemologico e etico nel modo di fare psicoterapia, sostenuto da una ricca bibliografia scientifica interdisciplinare.
PSICOLOGIA INTERCULTURALE
Le leggi dell’ospitalità e le radici del razzismo
Il saggio esplora il concetto di ospitalità come fondamento ambivalente delle società umane, oscillante tra accoglienza e rigetto dello straniero. A partire dall’Odissea di Omero fino alle riflessioni contemporanee di Derrida, Bauman, Bhabha, e altri, l’autore mostra come l’ospitalità sia sempre regolata da dinamiche di potere, gerarchie simboliche e paure collettive. Viene tracciata una distinzione tra l’ospitalità aristocratica (rituale e condizionata) e quella popolare (rischiosa e difensiva), evidenziando come il meticciato venga spesso vissuto come perturbante. Attraverso riferimenti a Van Gennep, Turner e Agamben, si mostra il migrante come figura liminale e “nuda”, sospesa tra inclusione formale e esclusione effettiva. La crisi europea dell’accoglienza rivela il fallimento dell’universalismo astratto, mentre solo un’etica dell’ascolto e della narrazione, come proposto da Cavarero e Levinas, può contrastare le forme contemporanee di razzismo strutturale.
Sociologia dell’Islam
L’articolo analizza l’Islam contemporaneo da una prospettiva sociologica e politologica, esplorando i conflitti interni, la crisi dell’autorità religiosa, la frattura tra sunniti e sciiti, l’emergere dell’Islam politico e le derive jihadiste. Particolare attenzione è dedicata al complesso rapporto tra Islam e secolarizzazione, tanto nei Paesi a maggioranza musulmana quanto nelle diaspore occidentali. L’approccio adottato restituisce un quadro articolato, che rifiuta ogni semplificazione e invita a ripensare la modernità in chiave plurale.
La Mafia Nigeriana
L’articolo esamina la mafia nigeriana come fenomeno criminale transnazionale che integra pratiche violente, traffici illeciti e una dimensione rituale e religiosa. Le confraternite mafiose nigeriane, come Black Axe e Vikings, combinano strutture organizzative fluide a riti d’iniziazione basati su credenze magico-religiose indigene (juju, voodoo), determinando un vincolo psicospirituale nei membri e nelle vittime. L’analisi propone una lettura interdisciplinare, che va oltre la criminologia classica, includendo prospettive antropologiche, psicologiche e culturali per comprendere le dinamiche simboliche del potere, del controllo e della devianza. La ricerca suggerisce nuovi strumenti teorici e pratici per affrontare il fenomeno, integrando etnografia, studi religiosi e sicurezza globale.
Le leggi dell’ospitalità e le radici del razzismo
Il saggio esplora il concetto di ospitalità come fondamento ambivalente delle società umane, oscillante tra accoglienza e rigetto dello straniero. A partire dall’Odissea di Omero fino alle riflessioni contemporanee di Derrida, Bauman, Bhabha, e altri, l’autore mostra come l’ospitalità sia sempre regolata da dinamiche di potere, gerarchie simboliche e paure collettive. Viene tracciata una distinzione tra l’ospitalità aristocratica (rituale e condizionata) e quella popolare (rischiosa e difensiva), evidenziando come il meticciato venga spesso vissuto come perturbante. Attraverso riferimenti a Van Gennep, Turner e Agamben, si mostra il migrante come figura liminale e “nuda”, sospesa tra inclusione formale e esclusione effettiva. La crisi europea dell’accoglienza rivela il fallimento dell’universalismo astratto, mentre solo un’etica dell’ascolto e della narrazione, come proposto da Cavarero e Levinas, può contrastare le forme contemporanee di razzismo strutturale.
Sociologia dell’Islam
L’articolo analizza l’Islam contemporaneo da una prospettiva sociologica e politologica, esplorando i conflitti interni, la crisi dell’autorità religiosa, la frattura tra sunniti e sciiti, l’emergere dell’Islam politico e le derive jihadiste. Particolare attenzione è dedicata al complesso rapporto tra Islam e secolarizzazione, tanto nei Paesi a maggioranza musulmana quanto nelle diaspore occidentali. L’approccio adottato restituisce un quadro articolato, che rifiuta ogni semplificazione e invita a ripensare la modernità in chiave plurale.
ANTROPOLOGIA PSICOLOGICA
“Cultura, razza, potere” di Stuart Hall
Identità, resistenza e conflitto nei saggi di uno dei padri dei Cultural Studies "Cultura, razza, potere" è una raccolta di saggi e...
Famiglia e Matrimonio
Il saggio esplora diversi modelli di famiglia e matrimonio nelle culture extra-occidentali, come i matrimoni tra donne nel Dahomey e le unioni tra uomini tra i Kwakiutl. Sottolinea che ogni organizzazione familiare risponde ad assetti adattativi specifici e che modificare arbitrariamente questi assetti genera inevitabilmente uno shock antropologico. La cultura non è separata dalla biologia, ma ne è una continuazione: un dispositivo evolutivo sviluppato dalla specie umana per affrontare le sfide ambientali e storiche.
Storia delle teorie culturali
L’articolo ripercorre in chiave critica lo sviluppo storico delle teorie antropologiche sulla cultura, partendo dall’evoluzionismo unilineare ottocentesco di Tylor e Morgan, passando per il diffusionismo e il particolarismo storico di Franz Boas, fino al funzionalismo britannico di Malinowski e Radcliffe-Brown. Si analizzano poi lo strutturalismo di Lévi-Strauss e l’antropologia interpretativa di Geertz, seguiti dalle correnti critiche postmoderne e postcoloniali (Clifford, Abu-Lughod, Asad). Infine, si evidenziano le tendenze più attuali, come l’antropologia ontologica, il prospettivismo e gli studi sulla materialità. L’articolo include citazioni, note e un’ampia bibliografia scientifica.
“Cultura, razza, potere” di Stuart Hall
Identità, resistenza e conflitto nei saggi di uno dei padri dei Cultural Studies "Cultura, razza, potere" è una raccolta di saggi e...
Famiglia e Matrimonio
Il saggio esplora diversi modelli di famiglia e matrimonio nelle culture extra-occidentali, come i matrimoni tra donne nel Dahomey e le unioni tra uomini tra i Kwakiutl. Sottolinea che ogni organizzazione familiare risponde ad assetti adattativi specifici e che modificare arbitrariamente questi assetti genera inevitabilmente uno shock antropologico. La cultura non è separata dalla biologia, ma ne è una continuazione: un dispositivo evolutivo sviluppato dalla specie umana per affrontare le sfide ambientali e storiche.